FIGLI DI MADRE IGNOTA

Figli di madre ignota

figli foto gruppo colore

 

Figli di Madre Ignota nascono tanti anni fa dal desiderio di tre giovani (ora non piu’ giovani), di fare musica, cantata in italiano, che facesse ballare la gente come negli anni ’50 e ‘60. Dopo un lungo apprendistato e un interminabile elenco di travagliate formazioni, il gruppo comincia a suonare dal vivo con una formazione stabile di otto elementi e una certa frequenza. Produce nel 1999 un demotape intitolato OrangoTangoTopless, contenente “il loro ska swingante e legato agli indimenticati Mano Negra con una serie di liriche occhieggianti alla canzone d’autore piu’ raffinata del nostro paese, con un organico a base di fiati e chitarre ritmiche” (John Vignola, Rockerilla).
Alternando swing, ska, melodie balcaniche e klezmer, ma anche polke e innegabili tributi alla lezione di Carosone e Buscaglione, i Figli di Madre Ignota suonano dal vivo in serissimi abiti eleganti e indossando fez leopardati, presentando un live set contagioso e danzereccio, elettrico e divertente, battendo tutti i locali che capitano a tiro nel milanese (Bloom, Binario Zero, Indian Saloon, BluesHouse, Cascina Monlue’).
Nel maggio 2001 viene reso disponibile al pubblico il primo lavoro serio su CD, “Kanakapila”, prodotto in totale autarchia che, dopo la vendita delle prime 1000 copie, viene distribuito da Venus: “Quarantacinque minuti abbondanti di musica nella quale i sette loschi figuri lombardi trovano l’ideale punto d’incontro tra il Capossela più “traditional” e il Conte meno “serioso”; il risultato è sorprendente per freschezza e incisività, due qualità che a questo ensemble non mancano di mettere in evidenza dal vivo e che, come pochi altri, riescono a trasportare persino nei solchi digitali di un CD. Per non dire poi degli arrangiamenti fiatistici, semplicemente superbi e fattore principale nel definire la cifra stilistica della band(a)” (Mucchio Selvaggio).
Nonostante la totale assenza di qualunque tipo di interesse del mondo discografico in genere, Kankapila riceve recensioni lusinghiere (RockIt, SuburbiaMagazine, SpaziSonori, Musica di Repubblica) e, promuovendo il disco, il gruppo inizia ad allargare gli orizzonti geografici (Modena, Festival of Beers di Siena) e raccoglie consensi inaspettati in Croazia (Ponikve Festival e Mochvara Club a Zagabria, Dirty Old Festival e Harlekin a Pozega) di cui in particolare l’apparizione al festival di Zagabria viene documentato dalla rivista Max.
Nel 2003 il gruppo inizia una proficua collaborazione con SapharyDeluxe, agenzia di booking che li porta in giro per il nord italia (Padova, Aquiterme) e in svizzera ( lo Zion Live di Morbio), partecipano alla serata Aperto per Guerra del teatro Filodrammatici e alla manifestazione Milano Film Festival.
Nel frattempo, il gruppo è pronto per il tour di promozione del secondo disco “TAMBOO TAMBOO”(SapharyDeluxe/ Venus).

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